La tecnologia a trasferimento termico (detto anche TTO) è ormai utilizzata da molte aziende per la stampa di codici in tempo reale, variabili e leggibili dalle macchine, oltre che per la codifica di immagini su etichette e film flessibili per il packaging.
Ma oggi c’è un’alternativa disponibile per molte applicazioni, che le aziende possono utilizzare per migliorare la produttività, ridurre gli sprechi e migliorare il Total cost of Ownership (TCO).
In questo articolo analizzeremo i vantaggi che la tecnologia thermal inkjet (TIJ) è in grado di offrire alle aziende per la codifica su imballaggi flessibili.
Cos’è e come funziona la tecnologia a trasferimento termico?
La tecnologia a trasferimento termico (TTO) è un metodo di codifica che utilizza il calore per trasferire dell’inchiostro da un ribbon a un substrato flessibile, come ad esempio gli imballaggi utilizzati nel settore alimentare o farmaceutico. Questa tecnologia è stata pensata per operare specificatamente su substrati flessibili ed è usata soprattutto per la stampa di codici a barre e dati variabili, come date di scadenza e numeri seriali.
Il risultato finale è una codifica ad alta risoluzione, che si legge facilmente e che non perde di qualità nel corso del tempo.
Cos’è e come funziona la tecnologia thermal inkjet?
La tecnologia thermal inkjet (TIJ) è una tecnica di stampa a base di inchiostro, senza contatto e che a sua volta utilizza il calore per trasferire l’inchiostro dalla cartuccia ad un imballaggio primario o secondario. Rispetto alla tecnologia a trasferimento termico, quella thermal inkjet può essere utilizzata su una vasta gamma di materiali: substrati porosi ma anche non porosi, come plastica, film o foil
Dalla sua introduzione avvenuta nei primi anni ’80, la tecnologia thermal inkjet ha fatto dei passi da gigante in termini di risoluzione della codifica, di velocità di stampa e di compatibilità degli inchiostri. Se i primi sistemi di tecnologia thermal inkjet erano in grado di stampare codici sotto i 100×100 DPI e ad una velocità di 30/m al minuto, oggi alcune applicazioni sono in grado di stampare una codifica di Grado A (ISO 15415) ad una velocità massima di 300/m al minuto, in base al tipo di substrato e all’ambiente produttivo.