L’impatto ambientale delle aziende si riflette anche su come vengono marcati i prodotti, e in questo caso stiamo assistendo ad un aumento della richiesta di consumabili più rispettosi dell’ambiente, tra cui gli inchiostri MEK free.
Tutte le aziende, infatti, vogliono soddisfare le aspettative dei clienti sulla sostenibilità e stanno cercando di ridurre l’impatto ambientale di prodotti, packaging e metodi produttivi.
Cos’è il MEK?
Parliamo prima di inchiostri MEK. Il MEK (metiletilchetone) è un solvente utilizzato tradizionalmente dai marcatori a getto continuo di inchiostro.
È un solvente con un alto tasso di evaporazione, il che rende gli inchiostri MEK particolarmente rapidi nell’asciugatura, ma allo stesso tempo sono associati anche alle emissioni di composti organici volatili (VOC).
I VOC sono dei gas che vengono emessi durante la stampa e che influiscono sulla qualità dell’aria degli ambienti produttivi, inoltre, possono avere un impatto negativo sull’ambiente contribuendo alla formazione di ozono troposferico.
Sebbene non ci siano norme o leggi che a livello globale impongano delle restrizioni sull’utilizzo degli inchiostri MEK, molti paesi hanno introdotto delle linee guida che limitano l’uso degli inchiostri MEK, facendo pagare alle aziende che li utilizzano tasse addizionali o dei costi dovuti ai processi di monitoraggio.
È probabile che in futuro le normative sull’utilizzo degli inchiostri MEK diventeranno sempre più stringenti, proprio per questo motivo sempre più aziende sono alla ricerca di soluzioni MEK free per ridurre il loro impatto ambientale e farsi trovare pronte a future norme restrittive.