I prodotti contraffatti non sono una novità, ma oggi rappresentano una minaccia più grande che mai.
A livello globale, si stima che le vendite totali di prodotti contraffatti ogni anno equivalgano a cifre che vanno dagli 1,7 ai 4,5 trilioni di dollari. I prodotti contraffatti rappresentano il 5% di tutti i beni importati nell’UE e, in alcune regioni, potrebbero rappresentare fino al 40% di tutti i beni venduti. I dati del Pharmaceutical Security Institute mostrano che il traffico illecito di medicinali in 137 paesi è aumentato del 38% tra il 2016 e il 2020.
Quando si passa agli acquisiti online di prodotti contraffatti, poi, i giovani sono particolarmente vulnerabili, spinti dalla mancanza di potere d’acquisto rispetto alle generazioni più anziane, dall’aumento dei prezzi dei marchi di lusso e dalle difficoltà finanziarie. Infatti, tra le 22.021 persone di età compresa tra 15 e 24 anni intervistate dall’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale nel 2022, il 37% degli intervistati ha affermato di aver acquistato almeno un prodotto falso nei 12 mesi precedenti, rispetto al 14% del 2019.
Prodotti e materiali contraffatti
I prodotti contraffatti possono essere suddivisi in due categorie: ingannevoli e non ingannevoli. Una contraffazione non ingannevole permette di capire che ci si trova davanti ad un prodotto contraffatto in base al prezzo, alla qualità e al luogo di vendita. Ad esempio, i consumatori sanno bene che, quando hanno a che fare con determinati venditori online che offrono prodotti di marchi di lusso o di fascia alta ad un prezzo irrisorio, molto probabilmente stanno per acquistare un prodotto contraffatto.
Al contrario, i prodotti contraffatti ingannevoli sono spesso identici ai prodotti autentici nel prezzo e nella confezione, ma non nella qualità. I consumatori acquistano articoli che reputano autentici ma ricevono qualcos’altro, qualcosa di inferiore agli standard previsti e che potrebbe rompersi dopo alcune settimane di utilizzo o, nel peggiore dei casi, causare loro un danno diretto.
Un recente studio del Government Accountability Office degli Stati Uniti ha suggerito che almeno due prodotti di marca su cinque disponibili online tramite rivenditori terzi potrebbero essere contraffatti. Altri studi indicano che oltre il 25% dei consumatori ha inconsapevolmente acquistato online prodotti contraffatti.
I prodotti contraffatti non si limitano ai brand di alta moda o all’elettronica. Alcuni dei prodotti contraffatti più comuni sul mercato includono farmaci, integratori, cosmetici e prodotti per la cura della pelle.
L’impatto dei prodotti contraffatti su aziende e consumatori
Sono molti i modi con cui i prodotti contraffatti possono avere un impatto sulle aziende, da una perdita iniziale di vendite fino ad un danno nei rapporti con i partner commerciali. I contraffattori lasciano inoltre alle imprese legittime il compito di affrontare le conseguenze della contraffazione, rendendo necessari investimenti importanti sia in termini di tempo che di denaro.
Ma i prodotti contraffatti rappresentano una grave minaccia anche per i consumatori. Un rossetto o un profumo contraffatti potrebbero sembrare una cosa di poco conto, ma si scopre regolarmente che questi prodotti possono contenere ingredienti dannosi o non testati, che li rendono del tutto inadatti all’uso previsto, con effetti potenzialmente devastanti.
Infatti, alcuni degli articoli contraffatti più pericolosi sono i cosmetici. Negli ultimi anni è stato scoperto che i cosmetici contraffatti contengono materiali pericolosi, tra cui “escrementi di topo, urina umana e persino arsenico”.
Come combattere la contraffazione dei prodotti
L’approccio più efficace per combattere la contraffazione dei prodotti è quello collaborativo, in cui i partner delle supply chain, i consumatori e le autorità lavorano insieme per individuare i prodotti contraffatti, condividere informazioni e perseguire i trasgressori. Per le aziende un ottimo punto di partenza è garantire che i prodotti siano dotati di identificatori univoci per verificare che un prodotto sia legittimo e che le sue materie prime e gli ingredienti siano tracciabili e autentici.
Negli ultimi anni, paesi di tutto il mondo hanno introdotto leggi che richiedono identificatori univoci e serializzazione a livello di prodotto in settori specifici, tra cui prodotti farmaceutici soggetti a prescrizione, dispositivi medici, tabacco e farmaci da banco, per facilitarne la tracciabilità.
Queste normative sono supportate da database e sistemi che facilitano la tracciabilità dei prodotti serializzati per consentire ai rivenditori di verificare l’efficacia dei loro prodotti. La stessa tecnologia può essere utilizzata come best practice per fornire questa funzionalità a partner logistici, rivenditori e consumatori, indipendentemente dal fatto che un’azienda sia obbligata o meno a farlo per legge.
Un codice QR o un codice Data Matrix serializzato e leggibile da qualunque smartphone può essere utilizzato anche dai consumatori come strumento per verificare l’autenticità di un prodotto. Una volta applicato sulla confezione del prodotto, un codice 2D può indirizzare i consumatori ad un sito web per verificarne la legittimità. I contraffattori possono facilmente replicare l’aspetto della confezione del prodotto, ma non saranno in grado di creare un codice QR con una serializzazione univoca in grado di indurre i sistemi legittimi a convalidarlo come “autentico”.
Per le imprese più piccole, le spese e gli sforzi necessari per gestire i codici serializzati per un’efficace tracciabilità dei prodotti lungo la catena di fornitura hanno reso l’idea di implementare queste soluzioni come un qualcosa di distante e irraggiungibile. Tuttavia, negli ultimi tempi un numero crescente di fornitori di servizi logistici ha riconosciuto l’importanza del difendere la reputazione del marchio dei propri fornitori. Per questo motivo molti di loro ora offrono servizi specifici, come ad esempio Amazon Transparency, che fornisce numeri univoci e tracciare tali numeri attraverso le loro spedizioni pagando una piccola tariffa.
Parallelamente, le aziende tecnologiche specializzate in servizi di tracciabilità stanno vivendo una rapida ascesa, offrendo soluzioni complete chiavi in mano che si integrano perfettamente nelle linee di produzione esistenti. Sebbene inizialmente la prospettiva possa sembrare proibitiva dal punto di vista economico, moltissimi fornitori presentano alternative alla portata di tutti fornendo hardware, assistenza e manutenzione generale per i loro pacchetti di tracciabilità a una tariffa mensile conveniente.
La lotta ai prodotti contraffatti oggi è globale e tocca tutti i settori, dai beni industriali, all’elettronica e all’automotive, dal settore alimentare e delle bevande fino ai prodotti farmaceutici e cosmetici.
Facilitare la tracciabilità e la trasparenza nelle catene di approvvigionamento globali e aumentare la consapevolezza dei consumatori sull’autenticità del prodotto sarà fondamentale sia per i settori regolamentati che per quelli non regolamentati. Per tutelare la propria attività le aziende dovrebbero collaborare con i partner della supply chain, combattendo la contraffazione attraverso l’identificazione dei prodotti e la condivisione dei dati.