Il termine lean manufacturing (o “produzione snella”) è stato coniato alla fine degli anni ’80, e sta a indicare un sistema di produzione che mira a ridurre gli sprechi sulla linea fino ad arrivare ad eliminarli. In questo modo sulla linea di produzione si otterrà la massima efficienza produttiva riducendo al minimo le difficoltà per il raggiungimento dell’obbiettivo finale.
Il primo ad utilizzare il termine lean manufacturing è stato John Krafick in un articolo del 1988 intitolato Triumph of the lean production system. Il concetto venne poi ripreso ed ampliato da James P. Womack, Daniel T. Jones e Daniel Roos nel libro La macchina che ha cambiato il mondo, uscito nel 1991.
Nel libro viene analizzato il metodo di produzione delle più grandi aziende automobilistiche che viene confrontato con quello della Toyota, mostrando quali erano i motivi che rendevano l’azienda giapponese più efficiente rispetto alle sue concorrenti, avendo superato i metodi classici di produzione di massa fordista.
Il metodo di lean manufacturing aiuta ad eliminare gli sprechi che impediscono ad una linea di produzione di raggiungere la massima efficienza produttiva
Questi sprechi sono: Difetti – Eccesso di attività – Eccesso di produzione – Attesa – Scorta – Trasporto – Movimento.
Andiamo ad analizzarli.