Lo scopo delle procedure di ispezione alimentare è verificare che le normative siano osservate e applicate in modo puntuale, intervenendo dove necessario con dovute sanzioni.
Per evitare di mettere a rischio la sicurezza dei clienti finali e la reputazione del brand, le aziende del settore devono farsi trovare pronte.
Ma come garantire la compliance normativa e allo stesso tempo l’efficienza della linea di produzione? Continuate a leggere l’articolo per scoprirlo!
Ispezione alimentare: gli aspetti che incidono sul risultato
Nell’industria alimentare, garantire la sicurezza e qualità dei prodotti è indispensabile per tutelare i consumatori e la reputazione del marchio. Oltre a proteggere la salute dei consumatori, l’obiettivo delle norme è quello di conferire una maggior correttezza alla filiera e al mercato.
Per queste ragioni è importante farsi trovare preparati ad eventuali indagini sulla conformità agli standard di legge.
Il settore alimentare ha a disposizione uno strumento di autocontrollo chiamato HACCP che include sia le procedure di analisi dei rischi e dei punti critici che le indicazioni aggiornate e puntuali.
La verifica della conformità delle aziende rispetto alla normativa è in capo a specifici enti che monitorano diversi aspetti, tra i quali vogliamo ricordare:
- requisiti e autorizzazioni
- manutenzione degli impianti
- etichettatura dei prodotti
- procedure di sanificazione
- formazione del personale
- sicurezza degli alimenti
- igiene e qualità
Come farsi trovare pronti? Continuate a leggere per scoprirlo.
Ispezione alimentare: la verifica dei requisiti
Tra i primi elementi esaminati in fase di ispezione e controllo alimentare, troviamo l’applicazione di standard e requisiti che riguardano:
- idoneità dei locali
- mezzi di trasporto
- destinazioni d’uso
- documentazione allegata
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È opportuno verificare che le dichiarazioni rispettino le reali condizioni delle attività e che la documentazione sia accessibile agli organi di vigilanza.
Manutenzione degli impianti
Una delle minacce individuate dall’HACCP riguarda il malfunzionamento degli impianti che potrebbe influire sulle regolari attività, sulla sicurezza degli alimenti e su quella degli operatori.
Le verifiche da parte degli enti preposti hanno l’obiettivo di certificare la regolare e corretta manutenzione dell’attrezzatura, anche attraverso registri e manuali. Occorre assicurarsi di aver svolto correttamente e nei tempi giusti tutti gli interventi previsti e che questi siano stati registrati e tracciati.
Etichettatura dei prodotti
Si tratta di un aspetto a cui porre particolare attenzione: nello specifico le confezioni devono riportare le indicazioni del lotto per poter risalire alla tracciabilità.
Nel caso di prodotti semilavorati, è necessario verificare che siano presenti:
- nome del prodotto
- data di produzione, abbattimento o decongelamento
- scadenza
- temperatura di conservazione
Procedure di sanificazione
È un aspetto che può essere approfondito soprattutto nel caso in cui i locali risultino poco puliti al primo impatto. In questo caso è bene illustrare agli ispettori le procedure di pulitura, concentrandosi in modo particolare su frequenza, attrezzature e solventi impiegati.
La best practice in questo caso riguarda la previsione di procedure di sanificazione profonde che prevedano nell’ordine:
- pulizia meccanica
- detersione o sgrassatura
- disinfezione
- risciacquo
Formazione del personale
Parte dell’ispezione alimentare è dedicata alla verifica della preparazione del personale che deve dimostrare di essere a conoscenza di procedure e standard normativi.
In alcuni casi possono essere richiesti attestati, certificazioni o registri presenza oppure gli ispettori possono limitarsi ad osservare il comportamento degli operatori presenti.
Igiene e qualità degli alimenti
Oltre a verificare le modalità di conservazione (temperature, tempi di stoccaggio e date di scadenza), gli organi di vigilanza possono effettuare controlli a campione.
L’obiettivo è certificare la qualità degli alimenti e la piena conformità della linea di produzione a tutti i requisiti, scongiurando il rischio di contaminazione.
Sebbene queste verifiche siano frequenti e riguardino più fasi della lavorazione – dalla trasformazione alla distribuzione dei prodotti – non si applicano al 100% della produzione. Essendo appunto a campione, il controllo non può escludere il rischio di contaminazione di tutti gli alimenti.
Qual è la soluzione?
Integrando sistemi di ispezione e controllo in linea si ha la certezza di garantire la qualità dell’intera produzione e di essere pronti in caso di ispezione.
Queste soluzioni intervengono su grandi numeri e in qualunque fase produttiva. Alcuni esempi?
I metal detector rilevano la presenza di corpi estranei metallici all’interno di prodotti o confezioni e possono prevedere l’espulsione automatica dei prodotti non conformi.
I sistemi a raggi x sono in grado di individuare diversi contaminanti come plastica, vetro, ceramica e ossa, verificando inoltre l’integrità dei prodotti e delle parti.
Le selezionatrici ponderali superano le criticità delle misurazioni tradizionali, applicando un metodo chiamato a peso reale.
Riprendendo il tema della corretta conservazione e manipolazione degli alimenti, non possiamo dimenticare l’importanza di prediligere macchinari che semplifichino le operazioni di pulizia e sanificazione. Nel caso degli strumenti di ispezione e controllo in linea, è importante che resistano ad alte temperature e pulizie profonde.
Ecco l’esempio della selezionatrice ponderale Loma CW3 RUN-WET®: