La domanda di prodotti lattiero-caseari è soggetta a variabili dettate da un mercato sempre più caratterizzato dalla volatilità.
Questa tendenza richiede all’industria casearia uno sforzo sia per migliorare i processi produttivi, rendendoli più efficienti, sia per mantenere alti i livelli di attenzione alla qualità e alla sicurezza alimentare.
In questo articolo vedremo quali sono le soluzioni per garantire la conformità alle norme, anche in materia di export, e controllare i prodotti lattiero-caseari in ogni fase della lavorazione.
Latte (vaccino, di capra, di pecora e di bufala), derivati quali yogurt, burro e ricotta, formaggi freschi e formaggi stagionati: la produzione casearia è molto variegata e i processi seguono le peculiarità delle singole materie prime, delle forme dei prodotti e delle relative confezioni.
Secondo quanto riportato da Tutto Food, il comparto lattiero-caseario ha registrato un fatturato di circa 16,5 miliardi di Euro nel 2020 e rappresenta l’11,5% dei volumi totali dell’industria agroalimentare.
Sebbene i prodotti Made in Italy siano conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, le sfide che si continuano a presentare alle imprese del settore sono complesse. Tutto Food cita ad esempio i dazi in aumento, gli effetti della Brexit e la concorrenza dei prodotti denominati Italian Sounding (cioè quei prodotti realizzati all’estero ma che utilizzano parole, immagini o colori che richiamano all’Italia come, ad esempio il Parmesan).
Se la qualità dei prodotti e il rispetto della tradizione sono da sempre le leve più efficaci per la competitività del Made in Italy, anche questi elementi oggi presentano nuove criticità:
- la garanzia di provenienza da una filiera controllata
- l’aggiornamento delle tecnologie di produzione
- l’affidabilità delle procedure di ispezione e controllo
- il rispetto degli standard di qualità e sostenibilità
- l’attenzione al packaging dei prodotti
In particolare, la sostenibilità è un tema sempre più centrale anche nelle aspettative dei clienti finali.
Per le imprese del settore lattiero-caseario, l’obiettivo è raggiungibile attraverso un’ottimizzazione e un controllo di processo adeguati, un utilizzo più efficiente delle materie prime e una riduzione degli sprechi.
Entriamo nel dettaglio dei sistemi di ispezione e controllo che aiutano ad assicurare il rispetto degli standard di igiene e sicurezza alimentare e a rendere più efficaci le procedure interne.
Una risposta alle esigenze delle diverse lavorazioni casearie
L’integrazione in linea di sistemi di ispezione e controllo permette un monitoraggio costante dei prodotti e delle confezioni, assicurando la massima qualità. Inoltre, attraverso l’espulsione automatica dei prodotti non conformi, si riducono al minimo gli scarti, contribuendo a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e contenendo i costi delle materie prime.
Nel settore caseario, però, le linee di produzione possono essere configurate per diverse tipologie di packaging e, nel caso dei formaggi, di forme.
Per non causare rallentamenti e inefficienze, anche i sistemi di ispezione e controllo dovrebbero dunque essere in grado di adattarsi alle varie confezioni, garantendo la massima sicurezza.
Di quali strumenti parliamo?
I metal detector sono un esempio di strumento integrabile in linea che consente di rilevare la presenza di contaminanti metallici all’interno dei prodotti alimentari o delle confezioni e di espellere in modo automatico quelli non conformi.
Scoprite come funzionano, applicati a diverse tipologie di packaging alimentare, nel video che abbiamo realizzato: