Coronavirus: nimax è al lavoro anche durante l’emergenza sanitaria
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FARE NEWS
L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 e il conseguente lockdown non hanno fermato l’attività di nimax.
La nostra azienda ha continuato a lavorare senza interruzioni, ma seguendo una serie di precauzioni per garantire la sicurezza dei nostri dipendenti e dei nostri clienti.
Tra le varie precauzione prese, una delle più importanti è l’agevolazione dello smartworking per quante più persone possibili, per evitare così di avere affollamenti nelle nostre sedi.
Ma non per tutti i ruoli è stato possibile applicare lo smartworking, come nel caso di Sebastian Luis Navarrate, addetto al magazzino che ha continuato a svolgere il suo lavoro nella sede nimax di Bologna e che ha raccontato la sua esperienza a FARE News.
Fin dalle prime fasi dell’emergeza sanitaria, racconta Sebastian, per i dipedenti del magazzino sono stati attivati dei protocolli di distanziamento sociale con i corrieri e con il personale esterno, oltre naturalmente alla dotazione di dispositivi di protezioni come guanti e mascherine FFP2 e di gel igienizzanti.
Uno dei momenti più complessi per la logisitica e il magazzino è stato sicuramente il periodo immediatamente successivo al Dcpm del 22 marzo, che ha visto la chiusura quasi improvvisa di numerose aziende.
Logistica, magazzino e post vendita nimax hanno dovuto coordinarsi prima di proseguire con le spedizioni degli ordini per avere la conferma che alcuni nostri clienti, che aspettavano di ricevere dei prodotti, fossero ancora aperti e operativi. La logistica si è anche dovuta confrontare con gli inevitabili ritardi dei corrieri per la consegna e la spedizione della merce.
Ma questi non sono gli unici aspetti della vita lavorativa di Sebastian ad essere cambiati durante il lockdown: ha smesso di prendere i mezzi pubblici per recarsi a lavoro e ha ricominciato ad utilizzare l’auto. La pausa pranzo si svolge in sede e non più nella vicina mensa spesso molto affollata.
Per non parlare poi delle preoccupazioni per la propria salute e per quella dei propri cari innanzitutto, ma anche la preoccupazione per gli aspetti ecomici che ha la pandemia.
Ma Sebastian durante questi mesi di lockdwon ha anche ricevuto delle buone notizie, lui e la sua compagna infatti ad ottobre diventeranno genitori.