
Le api di Beebo sul tetto della nimax
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Nimax: strumenti per fare qualità
10 Febbraio 2022Le api operaie sentinelle dell’ambiente

LA REPUBBLICA BOLOGNA
C’è chi lo fa per una migliore qualità del cibo, per l’ambiente o per etica. E chi per instaurare un migliore spirito di squadra nell’ambiente di lavoro.
Così piccole, eppure così efficaci, le api sono al centro del progetto di biomonitoraggio che l’azienda agricola Beebo di Zeid Nabulsi sta portando avanti coinvolgendo le realtà più diverse: dai produttori contadini del Mercato Ritrovato in Cineteca a Legambiente al Pilastro, passando per grandi aziende del territorio come Nimax, Mg2 di Pianoro o WP Lavori in Corso.
Avere api operaie come colleghe di lavoro è l’intuizione di Zeid Nabulsi, giovane apicoltore di Damasco da tempo attivo in città, che mette a disposizione delle aziende le sue arnie con migliaia di insetti.
Lui arriva, le sistema sui tetti, nei giardini o nei campi e le lascia volare in santa pace. Le api volano, si spostano per un raggio di circa 3 km monitorando la salute dell’aria e dell’ambiente circostante. Sentinelle dell’aria che rilevano la presenza di inquinanti, pesticidi o diserbanti. “Le api sono biondicatori ideali, eccellono in questo lavoro grazie all’affidabilità nel carpire informazioni biologiche”, spiega Zeida.
Così Nimax, in via dell’Arcoveggio, è stata la prima ad installare un proprio apiario urbano su impulso dell’amministratore delegato, Nicola Montanari, che ha sposato il progetto: nove arnie collocate sui tetti dell’azienda specializzata nella realizzazione di sistemi di codifica e marcatura, ispezione e controllo ed etichettatura nelle linee di produzione.
Ciascuna casetta, in posizione elevata rispetto alla strada e agli uffici, ospita circa 70 mila api: il miele prodotto viene confezionato da BeeBo e condiviso fra i dipendenti. I più curiosi, inoltre, potranno seguire dal vivo la vita della colonia sul sito dell’azienda grazie ad una webcam sistemata davanti alle arnie.