Nel 2017, quasi la metà dei richiami di prodotti alimentari negli Stati Uniti era dovuta alla mancanza delle informazioni sugli allergeni o ad errori presenti nella codifica. Oggi, a dispetto di sempre maggiori progressi nelle tecnologie per la codifica, la situazione non è migliorata di molto. Solo nei primi cinque mesi del 2019 il 27% dei prodotti richiamati negli Stati Uniti non riportava informazioni corrette sugli allergeni o aveva degli errori nella codifica.
Ma il problema non è limitato solo agli USA: in Inghilterra gli errori nella codifica hanno contribuito alla crescita del 40% di richiami di prodotti alimentari. Nel 2017 poi il Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi dell’Unione Europea (RASFF) ha evidenziato un aumento del 28% delle notifiche legate ai rischi per la sicurezza alimentare di cibi e bevande rispetto al 2016. Ma questo problema non si pone solo per il food and beverage, anche altri settori, non ultimo quello dei dispositivi medici e dei medicinali, continuano a subire richiami di prodotti a causa degli errori di codifica e marcatura.
Nell’era dell’Industria 4.0 questi errori non solo sono evitabili, ma possono essere eliminati del tutto riducendo i costi, migliorando così l’efficienza produttiva.
Gli strumenti automatizzati per la codifica e marcatura aiutano le aziende a non subire i problemi che derivano da errori umani. È ora di integrarli nella vostra linea di produzione
L’integrazione della codifica automatizzata su linee di produzione già attive è stata sempre considerata complessa e costosa. E per questo motivo, nonostante l’uso sempre più diffuso dell’Internet delle Cose (IIoT), molte aziende si affidano ancora a processi manuali e all’intervento umano per assicurarsi che i codici corretti vengano stampati in modo corretto sugli imballaggi corretti. Ma è molto rischioso.
Con i consumatori che richiedono prodotti sempre più differenziati (biologici ad esempio, o artigianali, senza lattosio o gluten free) è diventato sempre più frequente inviare prodotti diversi su una sola linea di produzione, mettendo così sotto stress le risorse disponibili e mettendo sulle spalle di un singolo operatore la responsabilità di codifiche affidabili.
Il tutto diventa ancora più complicato quando si devono effettuare dei cambiamenti “in corsa”, quando l’operatore deve settare rapidamente la codifica corretta per nuovi prodotti in arrivo sulla linea, spesso molto simili tra loro, senza rallentare o fermare la linea. È un compito molto impegnativo ovviamente, ed è facilissimo incappare in un errore umano.L’idea che l’automazione della codifica non possa essere integrata a network industriali è un falso mito. I principi fondamentali dell’Industria 4.0 (collaborazione ed integrazione) sono del tutto applicabili ai sistemi di codifica e marcatura. Fino a poco tempo fa le aziende utilizzavano la codifica automatizzata come soluzione stand-alone, separata dagli altri sistemi. Questo significa che molti non hanno colto l’opportunità di migliorare la loro efficienza operativa e hanno involontariamente fatto aumentare la possibilità di errori nella codifica.
L’emergere delle nuove tecnologie per la codifica e di soluzioni software compatibili ha trasformato radicalmente la supply chain. Ora, con la semplice applicazione della metodologia IoT, è possibile integrare le soluzioni di codifica automatizzata su network già esistenti. Attraversouna sola connessione (e senza bisogno di conoscere i protocolli o le caratteristiche dei marcatori) i software per la codifica possono prelevare i dati presenti all’interno di sistemi ERP e SCADA per creare una marcatura e trasmetterlo al marcatoresenza bisogno di interventi manuali.
Trasformazione attraverso l’automazione
I benefici sono evidenti. Nelle aziende più all’avanguardia che hanno portato la codifica nell’era dell’Industria 4.0, sono stati eliminati gli errori di stampa ed è aumentata l’efficienza produttiva. Un’azienda molto nota del settore alimentare, per esempio, che ha automatizzato del tutto la codifica attraverso il suo sistema SAP, non solo ha completamente eliminato gli errori di stampa, ma ha aumentato in modo significativo la produzione, riducendo al minimo gli scarti, le rilavorazioni dei prodotti e i fermi di linea, che prima ammontavano a circa due ore al giorno. In modo simile, un’azienda del settore beverage (che aveva subito circa 40.000 dollari di perdite a causa degli errori di stampa), ha completamente eliminato gli errori umani grazie all’integrazione automatizzata, migliorando del 100% l’efficienza produttiva.
In entrambe le aziende e in molte altre, l’utilizzo di sistemi di codifica automatizzati ha permesso una comunicazione dei dati semplice e immediata, che ha portato ad una maggior produttività. In questo modo inoltre migliora anche il lavoro degli operatori, che possono concentrarsi al meglio sulle loro attività.
Effetto a catena
Nonostante i vantaggi dell’automazione della codifica, molte aziende si affidano ancora ai tradizionali processi manuali. Sono in molti a pensare che i software per la codifica non siano abbastanza sofisticati per essere integrati ad altri sistemi o per rispettare i protocolli dei settori industriali, ma è solo un luogo comune. Spesso poi le aziende concentrano la loro attenzione (e i loro investimenti) su attrezzature molto costose, trascurando le inefficienze dei sistemi secondari e terziari.